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Cook_inc magazine - issue 40 - Reading Room

 

Cook_inc / 40

€ 35,00Prezzo

N. 40 – BORDERLESS

 

Un confine non è mai solo una linea. È un’idea, un’abitudine e a volte persino una paura. Ma se lo osserviamo da un’altra prospettiva, diventa qualcos’altro: un punto di partenza, un’opportunità. Cook_inc. 40 attraversa quattro continenti senza lasciarsi fermare da coordinate o definizioni, mescolando storie per dissolvere le barriere invisibili che separano culture, sapori e visioni. Perché il mondo non è un insieme di divisioni, ma una tavola imbandita di incontri. E oltrepassare un confine non significa solo spostarsi, ma guardare con occhi nuovi.

 

“Si tratta di identificare e poi rompere i confini dentro di sé” scrive Roberta Corradin introducendo l’epica Il demiurgo è cuoco che apre questo numero.

 

A pochi centimetri di distanza l’una dall’altra, Gorizia e Nova Gorica si affacciano sull’abisso della Storia da cigli opposti. Due città in una o una città divisa in due? Il 2025 segna un momento molto importante per le due città: l’Unione Europea ha decretato Gorizia – Nova Gorica Capitale Europea della Cultura.

 

Poi ci sono i confini microscopici, conseguenza di storia e geografia variegata, che sono laboratori inconsapevoli della biodiversità culturale così tipicamente italiana.

 

Sam Buckley è un tipo fuori dagli schemi e così è il suo ristorante Where The Light Gets In a Stockport, un quartiere periferico di Manchester. Un locale senza regole che segue le offerte del mercato e si arricchisce di infinite attività incrociando mondi culturali.

 

La storia ristorativa della famiglia Cerea inizia a Brusaporto, in provincia di Bergamo, circa sessant’anni fa con il ristorante Da Vittorio. Un tempio della cucina italiana diventato la base di tutti i progetti diversificati e internazionali di una struttura monumentale solidamente famigliare.

 

Guadalajara è la seconda città più grande del Messico ed è la casa di Francisco (Paco) Ruano e del ristorante, l’Alcalde, che porta il nome di un mercato rionale della città. La storia di Paco come chef nasce, e si consolida, a Guadalajara, ma è profondamente plasmata dalle sue esperienze internazionali.

 

Fatmata Binta è una Fulani, il più grande gruppo etnico nomade del mondo. È una chef e per lei, attraversare le frontiere è diventata una missione culinaria portando il cibo della sua tribù nel resto del mondo. Come è successo a Marrakech al ristorante Shirvan, dove l’abbiamo incontrata.

 

In Perù, nel Valle Sagrado, scopriamo un modo diverso di fare ristorazione: contribuire attivamente all’ambiente in cui opera. È questo quello che fa Mater, la mente dietro all’ecosistema culinario dei ristoranti Central, Mil e Kjolle.

 

Ventimiglia rappresenta l’ultimo baluardo dell’Italia al confine con la Francia. È una cittadina dal fascino decadente, ancorata al secolo scorso, dove brillano tre ristoranti dalle identità forti e completamente diverse: Marco Polo, Casa Buono e Balzi Rossi. Nonostante le loro diversità, condividono una visione comune, senza confini.

 

A 78 gradi Nord, a soli solo 1309 km dal Polo Nord, si trovano le isole Svalbard, l’arcipelago abitato più a nord del mondo. Terra di orsi polari, di paesaggi primordiali e di contrasti estremi, ospitano un’incredibile vivacità gastronomica, anche durante la notte polare.

 

La cultura gastronomica di Panama è una fusione senza confini, che affonda le sue radici nell’incontro delle diverse tradizioni fin dalla notte dei tempi. Ce la racconta lo chef Mario Castrellón che nel suo ristorante Maito celebra la cucina panamense come un vivace mix di influenze afrocaraibiche, latine, cinesi e provenienti da tutto il mondo.

 

Infine, dissolviamo il confine tra cinema e vino nell’affascinante racconto di Michael Seresin, direttore della fotografia e produttore di vino in Nuova Zelanda, che esplora la connessione tra la luce cinematografica e l’agricoltura biodinamica.

 

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Unwavering in its responsibility to create honest and engaging stories, Cook_inc. continues to push boundaries and in doing so, has crossed over into a new realm, more than a journal and collection of words and images, maturing into something of cultural significance, something other, higher; an essential must-have for epicureans and a collector’s item without an expiration date

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